La matita

Materia prima per la produzione della matita è la grafite, una forma di carbonio naturale creatosi, come il carbone, in epoca preistorica.

Le matite si classificano per la “durezza” della mina e in base al disegno che si vuole eseguire si può scegliere la durezza della matita.

Il disegnatore esperto in genere utilizza solo due matite: una morbida per i disegni artistici e una dura per i disegni tecnici e la scelta di queste due matite è effettuata in base alla “mano”, ovvero alla pressione naturale che ognuno di noi dà al tratto disegnando.

Non deve essere sottovalutata l’importanza della punta della mina.

Una punta perfetta aiuta a disegnare correttamente e al massimo delle proprie possibilità.

Se si usa la matita classica, lo strumento più ovvio per “fare la punta” è un buon temperamatite a rotazione, ma il disegnatore professionista impiega la lametta, al fine di ottenere la cosiddetta punta a lancia. In genere la punta deve essere piuttosto lunga ma senza esagerazione, in modo da evitare che si rompa facilmente per la pressione esercitata.

È fondamentale non far cadere a terra la matita poiché la caduta provoca la rottura interna della mina.

Con questi semplici accorgimenti si eviteranno inconvenienti che potrebbero rovinare un disegno.

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